Gåtto Fieschi® tessera coop liguria 318782
2006-04-30 01:09:49 UTC
Nasce da una chiaccherata, stasera, a cena con Beppe
e Berto.... giunto a casa ho visto che Riccardo era sulla
stessa lunghezza d'onda. Il caso...
--
Ho visto che, recentemente, anche "Bielle" e il buon Maimone si sono
occupati di "Sexus et politica", dimenticato album di Giorgio Gaber del
1972 contenente canzoni scritte da Anton Virgilio Savona e ispirate a
testi di autori latini. Anton Virgilio Savona. Può essere che questo nome
dica oramai pochino a molti. E' un musicista coi controfiocchi. Assieme
alla moglie Lucia Mannucci e agli amici Tata Giacobetti e Felice Chiusano
componeva il Quartetto Cetra, gruppo per il quale continuo a nutrire
un'ammirazione mai venuta meno a base di intelligenza e di garbo. Quando
non era nel Quartetto Cetra, Savona scriveva (e cantava o faceva cantare)
canzoni che lui chiamava "delicate", ma che spesso erano al fosforo.
Canzoni delicate, scomodissime, colte e intelligenti. Immaginatevi
prendere Quinto Orazio Flacco, Giovenale e Tacito e farne delle canzoni.
Due anni prima, invece, aveva scritto un disco ancora più dimenticato e
difficile, intitolato "Pianeta pericoloso"; le canzoni le aveva fatte
cantare e recitare, pensate un po', a Corrado Pani e a Odis Lévy. Canzoni
antimilitariste, contro la guerra nucleare (sulla copertina dell'album c'è
il fungo atomico, tout court), ironiche, terribili. Una di queste è
dedicata a Sotiris Petrulas. E qui andiamo a raccontare questa storia
dimenticata con una canzone dimenticata; la quale è la traduzione, dal
greco, di un testo di Mikis Theodorakis. Nientemeno.
Theodorakis scrisse questa canzone, che in Grecia è tuttora così famosa da
averne reperito in rete ben 4 (quattro) versi, citati di sfuggita in ben 3
(tre) siti, per la morte di un ragazzo. Si chiamava, appunto, Sotiris
Petrulas. In italiano sarebbe come "Salvatore Petrucci". Fu ammazzato
dalla polizia greca dopo una manifestazione in Piazza Ioulianon, a Atene,
nel 1965. Il 20 luglio 1965. Vorrei sottolineare la data. "Vi ricordate
quel venti di luglio", canta Pardo Fornaciari per la morte di Carlo
Giuliani; e vorrei sottolineare anche il nome della piazza, "Ioulianon",
ovvero "Piazza dei Giuliani" in lingua greca. Coincidenze. E comunque, di
quest'altro 20 luglio non si ricorda davvero più nessuno. Nessuno ne sa
nulla. Eppure mi ricordo che quel nome girava, anche in Italia, verso il
'72, il '73; lo si vedeva scritto sui muri, a volte in caratteri greci
(che non sapevo leggere), a volte in caratteri latini fantasiosi
(Petroulas, Petrulas, Petrula.), sui muri di Firenze, specialmente vicino
a certe facoltà universitarie. Erano i tempi della dittatura dei
colonnelli, di Papadopulos, di Ioannidis. I tempi di Giannis Ritsos in
galera, di Seferis, di Vassilikos, di Vrettakos, di Theodorakis, di
Seferis, di Melina Mercouri in esilio. I tempi della strage del
Politecnico di Atene.
Sotiris Petrulas, studente, figlio di contadini di Manis, nell'Attica,
aveva 22 anni nel 1965. Era nato nel 1943. Un ragazzo alto, nelle foto che
ho visto, magro, coi capelli corti scurissimi portati ordinati. Faceva
parte dell'organizzazione giovanile di non so quale organizzazione di
sinistra, e del cosiddetto "Movimento 114 per la Democrazia e la Libertà"
(Kinima 114 yia ti Dimokratia ke ti Elefteria). Il 20 luglio 1965, in
piazza Ioulianon a Atene (detta "Ta Iouliana"), si svolge una
manifestazione tra i cui organizzatori c'è proprio il "Movimento 114"
(perché si chiamasse "114" non lo so proprio), una manifestazione
violenta. E' un periodo terribile per la Grecia, che sfocerà proprio nel
golpe del 21 aprile 1967; il 22 maggio1963 il deputato di sinistra e
pacifista Grigorios Lambrakis viene assassinato a Salonicco da killer
fascisti; è l'argomento del romanzo-inchiesta "Z-L'orgia del potere" di
Vassilis Vassilikos, da cui nel 1969, in piena dittatura, un altro esule,
il regista Costa-Gavras, trarrà un famoso film interpretato da Yves
Montand (il nome della lettera "Z" in greco, "zita", suona simile a "zi",
che vuol dire "vive"; era scritto su tutti i muri dopo l'assassinio di
Lambrakis. Nel 1967, come si legge nei titoli di coda del film di
Costa-Gavras, tra i primi provvedimenti del regime ci fu quello di
proibire severamente la scritta "Z" sui muri. Costa-Gavras sarà
l'inventore anche della "K" con il suo film "L'Amerikano", una "K" che
trasmigrò fino a Kossiga).
Al termine della manifestazione, verso le 10 la sera, Sotiris Petrulas
viene "prelevato" dalla polizia all'angolo di due strade, dopo che si sono
verificati scontri per tutta la giornata. Alle 3 di notte del 21 luglio
viene portato anonimamente al pronto soccorso di un'ospedale ateniese già
in fin di vita. In tasca ha un foglio scritto a mano, contenente alcuni
slogan, trapassato da tre pallottole. E' stato sottoposto a pestaggi
continui e poi preso a revolverate. Muore al pronto soccorso. Con la
complicità di due medici del pronto soccorso, viene diagnosticata la sua
morte; non viene ordinata l'autopsia. Prima dell'alba cadavere viene
portato via di nascosto e seppellito in fretta e furia senza neppure
informare i genitori; solo la mattina qualcuno lo cerca negli ospedali e
la storia viene a galla, assieme al suo sepolcro improvvisato. Scoppia il
finimondo. Visto che stiamo facendo analogie, vorrei nominare anche la
morte di Franco Serantini. Naturalmente, nessun colpevole. Sotto la
pressione popolare il cadavere viene riesumato e viene ordinata
un'accuratissima autopsia secondo la quale la morte sarebbe intervenuta,
testualmente, per "asfissia da gas lacrimogeno" (asphyxia yia dakrygonou
in greco). Sotiris Petrulas. Carlo Giuliani. Ragazzi. Polizia assassina.
Stato assassino. Fra quarant'anni anche Carlo Giuliani e tutte le sue
canzoni saranno dimenticate. Ci vorrà qualcuno che casualmente venga a
disseppellire la sua storia.
La canzone. Mikis Theodorakis sembra che l'abbia scritta nei giorni
immediatamente successivi. Nel primo verso si nomina proprio Grigorios
Lambrakis. Anton Virgilio Savona, nel tradurla, lascia il nominativo
"Sotiris Petrulas" nel titolo ("Canzone per Sotiris Petrulas"), ma nel
testo non si accorge che il suo nome è al vocativo e scrive "Sotiri
Petrula". Brutto affare, i casi. Quelli della declinazione e quelli del
destino. Specie quando il destino viene declinato da sbirri assassini in
armi.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula,
ti ha preso Lambrakis, ti ha preso la libertà.
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula,
usignolo e leone, montagne e cielo stellato.
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula,
sospirano le madri, sospirano i monti!
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula,
le fanciulle e i giovani ti portano racchiuso nel cuore!
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula
conduci il tuo popolo, portaci avanti!
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Ecco, dunque, la storia finisce qui. Non so aggiungere altro.
Ciao e scusate.... ogni tanto ricordo di essere nato ad Atene...
Gåtto Fieschi®
tessera coop liguria 318782
Inviato da X-Privat.Org - Registrazione gratuita http://www.x-privat.org/join.php
e Berto.... giunto a casa ho visto che Riccardo era sulla
stessa lunghezza d'onda. Il caso...
--
Ho visto che, recentemente, anche "Bielle" e il buon Maimone si sono
occupati di "Sexus et politica", dimenticato album di Giorgio Gaber del
1972 contenente canzoni scritte da Anton Virgilio Savona e ispirate a
testi di autori latini. Anton Virgilio Savona. Può essere che questo nome
dica oramai pochino a molti. E' un musicista coi controfiocchi. Assieme
alla moglie Lucia Mannucci e agli amici Tata Giacobetti e Felice Chiusano
componeva il Quartetto Cetra, gruppo per il quale continuo a nutrire
un'ammirazione mai venuta meno a base di intelligenza e di garbo. Quando
non era nel Quartetto Cetra, Savona scriveva (e cantava o faceva cantare)
canzoni che lui chiamava "delicate", ma che spesso erano al fosforo.
Canzoni delicate, scomodissime, colte e intelligenti. Immaginatevi
prendere Quinto Orazio Flacco, Giovenale e Tacito e farne delle canzoni.
Due anni prima, invece, aveva scritto un disco ancora più dimenticato e
difficile, intitolato "Pianeta pericoloso"; le canzoni le aveva fatte
cantare e recitare, pensate un po', a Corrado Pani e a Odis Lévy. Canzoni
antimilitariste, contro la guerra nucleare (sulla copertina dell'album c'è
il fungo atomico, tout court), ironiche, terribili. Una di queste è
dedicata a Sotiris Petrulas. E qui andiamo a raccontare questa storia
dimenticata con una canzone dimenticata; la quale è la traduzione, dal
greco, di un testo di Mikis Theodorakis. Nientemeno.
Theodorakis scrisse questa canzone, che in Grecia è tuttora così famosa da
averne reperito in rete ben 4 (quattro) versi, citati di sfuggita in ben 3
(tre) siti, per la morte di un ragazzo. Si chiamava, appunto, Sotiris
Petrulas. In italiano sarebbe come "Salvatore Petrucci". Fu ammazzato
dalla polizia greca dopo una manifestazione in Piazza Ioulianon, a Atene,
nel 1965. Il 20 luglio 1965. Vorrei sottolineare la data. "Vi ricordate
quel venti di luglio", canta Pardo Fornaciari per la morte di Carlo
Giuliani; e vorrei sottolineare anche il nome della piazza, "Ioulianon",
ovvero "Piazza dei Giuliani" in lingua greca. Coincidenze. E comunque, di
quest'altro 20 luglio non si ricorda davvero più nessuno. Nessuno ne sa
nulla. Eppure mi ricordo che quel nome girava, anche in Italia, verso il
'72, il '73; lo si vedeva scritto sui muri, a volte in caratteri greci
(che non sapevo leggere), a volte in caratteri latini fantasiosi
(Petroulas, Petrulas, Petrula.), sui muri di Firenze, specialmente vicino
a certe facoltà universitarie. Erano i tempi della dittatura dei
colonnelli, di Papadopulos, di Ioannidis. I tempi di Giannis Ritsos in
galera, di Seferis, di Vassilikos, di Vrettakos, di Theodorakis, di
Seferis, di Melina Mercouri in esilio. I tempi della strage del
Politecnico di Atene.
Sotiris Petrulas, studente, figlio di contadini di Manis, nell'Attica,
aveva 22 anni nel 1965. Era nato nel 1943. Un ragazzo alto, nelle foto che
ho visto, magro, coi capelli corti scurissimi portati ordinati. Faceva
parte dell'organizzazione giovanile di non so quale organizzazione di
sinistra, e del cosiddetto "Movimento 114 per la Democrazia e la Libertà"
(Kinima 114 yia ti Dimokratia ke ti Elefteria). Il 20 luglio 1965, in
piazza Ioulianon a Atene (detta "Ta Iouliana"), si svolge una
manifestazione tra i cui organizzatori c'è proprio il "Movimento 114"
(perché si chiamasse "114" non lo so proprio), una manifestazione
violenta. E' un periodo terribile per la Grecia, che sfocerà proprio nel
golpe del 21 aprile 1967; il 22 maggio1963 il deputato di sinistra e
pacifista Grigorios Lambrakis viene assassinato a Salonicco da killer
fascisti; è l'argomento del romanzo-inchiesta "Z-L'orgia del potere" di
Vassilis Vassilikos, da cui nel 1969, in piena dittatura, un altro esule,
il regista Costa-Gavras, trarrà un famoso film interpretato da Yves
Montand (il nome della lettera "Z" in greco, "zita", suona simile a "zi",
che vuol dire "vive"; era scritto su tutti i muri dopo l'assassinio di
Lambrakis. Nel 1967, come si legge nei titoli di coda del film di
Costa-Gavras, tra i primi provvedimenti del regime ci fu quello di
proibire severamente la scritta "Z" sui muri. Costa-Gavras sarà
l'inventore anche della "K" con il suo film "L'Amerikano", una "K" che
trasmigrò fino a Kossiga).
Al termine della manifestazione, verso le 10 la sera, Sotiris Petrulas
viene "prelevato" dalla polizia all'angolo di due strade, dopo che si sono
verificati scontri per tutta la giornata. Alle 3 di notte del 21 luglio
viene portato anonimamente al pronto soccorso di un'ospedale ateniese già
in fin di vita. In tasca ha un foglio scritto a mano, contenente alcuni
slogan, trapassato da tre pallottole. E' stato sottoposto a pestaggi
continui e poi preso a revolverate. Muore al pronto soccorso. Con la
complicità di due medici del pronto soccorso, viene diagnosticata la sua
morte; non viene ordinata l'autopsia. Prima dell'alba cadavere viene
portato via di nascosto e seppellito in fretta e furia senza neppure
informare i genitori; solo la mattina qualcuno lo cerca negli ospedali e
la storia viene a galla, assieme al suo sepolcro improvvisato. Scoppia il
finimondo. Visto che stiamo facendo analogie, vorrei nominare anche la
morte di Franco Serantini. Naturalmente, nessun colpevole. Sotto la
pressione popolare il cadavere viene riesumato e viene ordinata
un'accuratissima autopsia secondo la quale la morte sarebbe intervenuta,
testualmente, per "asfissia da gas lacrimogeno" (asphyxia yia dakrygonou
in greco). Sotiris Petrulas. Carlo Giuliani. Ragazzi. Polizia assassina.
Stato assassino. Fra quarant'anni anche Carlo Giuliani e tutte le sue
canzoni saranno dimenticate. Ci vorrà qualcuno che casualmente venga a
disseppellire la sua storia.
La canzone. Mikis Theodorakis sembra che l'abbia scritta nei giorni
immediatamente successivi. Nel primo verso si nomina proprio Grigorios
Lambrakis. Anton Virgilio Savona, nel tradurla, lascia il nominativo
"Sotiris Petrulas" nel titolo ("Canzone per Sotiris Petrulas"), ma nel
testo non si accorge che il suo nome è al vocativo e scrive "Sotiri
Petrula". Brutto affare, i casi. Quelli della declinazione e quelli del
destino. Specie quando il destino viene declinato da sbirri assassini in
armi.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula,
ti ha preso Lambrakis, ti ha preso la libertà.
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula,
usignolo e leone, montagne e cielo stellato.
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula,
sospirano le madri, sospirano i monti!
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula,
le fanciulle e i giovani ti portano racchiuso nel cuore!
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula
conduci il tuo popolo, portaci avanti!
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Ecco, dunque, la storia finisce qui. Non so aggiungere altro.
Ciao e scusate.... ogni tanto ricordo di essere nato ad Atene...
Gåtto Fieschi®
tessera coop liguria 318782
Inviato da X-Privat.Org - Registrazione gratuita http://www.x-privat.org/join.php